L’incontro nazionale di F.AT.E.: una ricchezza al di là delle aspettative!
Dal 15 al 17 Giugno 2018 a Sacrofano (RM) si è tenuto l’incontro annuale dell’associazione F.AT.E. con famiglie e medici. Un papà che ha partecipato per la prima volta ci racconta la sua esperienza.
A distanza di qualche mese dallo svolgimento del IV incontro nazionale, mi sono ritrovato a riflettere su ciò che ho portato a casa da questa esperienza e sul fatto che, sin da quando sono entrato a far parte di FATE, ho sempre desiderato parteciparvi, perché dentro di me sentivo che farlo mi avrebbe in qualche modo arricchito. Non sapevo ancora in che termini tale ricchezza si sarebbe tradotta, ma, ad istinto, ne riconoscevo la valenza in valore assoluto.
Per ben due volte ci ho provato invano a causa di varie vicissitudini, ma finalmente a giugno ho realizzato il mio desiderio e la soddisfazione di quanto ho potuto vivere è stata senza ombra di dubbio superiore alle mie aspettative.
Complice la bellezza e la pace della location scelta, ho trovato un pò di ristoro dalle fatiche quotidiane, ma soprattutto sono stato affascinato da un grande senso di fratellanza e reciproco supporto che, a mio parere, era palpabile nelle risate fatte con nuovi e vecchi amici e nelle voci dei bambini che giocavano insieme.
Più volte mi è capitato di fermarmi a guardare intorno a me, immaginando le difficoltà che ognuno di noi ha dovuto affrontare e superare, ma ciononostante tutti sorridevamo, inconsapevoli testimonial di speranza, tenacia e forza. Uomini e donne uniti dalla stessa voglia di costruire una grande famiglia e di condividere esperienze e conoscenze attraverso una sempre più fitta rete, in cui ogni nodo rappresenta un’esperienza a sé, un peculiare percorso, comunque riconducibile ad una base comune, che è anche fondamenta della stessa F.AT.E.
In questo graduale percorso di crescita della nostra associazione, che si concretizza nell’incontro nazionale di anno in anno sempre più partecipato, un ruolo importantissimo spetta al supporto scientifico che diversi medici ci forniscono attraverso i loro interventi e relazioni espositive. Infatti, anche questa volta, la partecipazione di professionisti sanitari è stata ampia e d’indiscussa qualità, consentendoci di trattare tematiche importanti quali: la transitional care e la qualità della vita per gli atresici ormai adulti, che spesso riscontrano la totale assenza di riferimenti medici ad essi adeguati; la diffusione/creazione nazionale di follow-up conformi agli standard INOEA; l’evoluzione delle tecniche chirurgiche in mini invasiva; i problemi disfagici (grazie all’ormai tradizionale laboratorio del servizio disfagia dell’OPBG di Palidoro) e, infine, gli aspetti psicologici grazie all’incontro con le psicologhe dell’UO di Psicologia Clinica del Bambin Gesù. Sul piano delle conoscenze pratiche, inoltre, molto utile e gradito è stato il corso di disostruzione riproposto dopo il successo dello scorso anno.
Un altro aspetto che mi ha piacevolmente colpito è l’attenta e diffusa partecipazione riscontrata all’assemblea soci, che quest’anno, oltre al consueto ruolo di sede naturale all’interno della quale discutere gli aspetti organizzativi e programmatici dell’associazione, ha avuto il compito di eleggere i nuovi membri del consiglio che con entusiasmo e voglia di fare, hanno assunto una carica formale all’interno della nostra “famiglia”.
Numerose sono le iniziative in cantiere decise dall’assemblea per il prossimo anno, per le quali si spera di raccogliere parecchie adesioni che consentano di incrementare sia il numero di persone fattivamente attive nella vita sociale sia le risorse economiche disponibili per la realizzazione di qualche progetto ed in primis per il sostentamento delle spese necessarie all’organizzazione dell’incontro internazionale del prossimo anno.
Come se tutto ciò non bastasse ad inorgoglire sufficientemente ciascuno di noi per l’appartenenza a questo gruppo strepitoso, quest’anno, a sigillo dell’impegno profuso nell’arco della breve esistenza di FATE, in particolar modo dalla nostra presidente Cristina Duranti, oltre che da alcuni dei soci, abbiamo ricevuto la medaglia d’oro del presidente della Repubblica. Questa importante onorificenza non deve rappresentare un traguardo, ma una tappa del lungo percorso che abbiamo intrapreso nella crescita di tutti noi, attraverso quella della nostra associazione e la sua progressiva integrazione nel tessuto sociale della nazione.
Ecco cosa ho portato a casa da Sacrofano: Amicizia, solidarietà, conoscenza scientifica, gioia di vivere e voglia di fare sempre di più per i guerrieri di ieri, oggi e domani.
Grazie FATE per l’opportunità che annualmente ci dai e che spero sempre più persone colgano negli anni a venire, acquisendo la consapevolezza dell’importanza della partecipazione diretta a questo evento.
Maurizio Indovino, Consigliere F.AT.E. e referente per la Sicilia
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Last Updated: 11 Settembre 2018 by cristina
L’incontro nazionale di F.AT.E.: una ricchezza al di là delle aspettative!
Dal 15 al 17 Giugno 2018 a Sacrofano (RM) si è tenuto l’incontro annuale dell’associazione F.AT.E. con famiglie e medici. Un papà che ha partecipato per la prima volta ci racconta la sua esperienza.
A distanza di qualche mese dallo svolgimento del IV incontro nazionale, mi sono ritrovato a riflettere su ciò che ho portato a casa da questa esperienza e sul fatto che, sin da quando sono entrato a far parte di FATE, ho sempre desiderato parteciparvi, perché dentro di me sentivo che farlo mi avrebbe in qualche modo arricchito. Non sapevo ancora in che termini tale ricchezza si sarebbe tradotta, ma, ad istinto, ne riconoscevo la valenza in valore assoluto.
Per ben due volte ci ho provato invano a causa di varie vicissitudini, ma finalmente a giugno ho realizzato il mio desiderio e la soddisfazione di quanto ho potuto vivere è stata senza ombra di dubbio superiore alle mie aspettative.
Complice la bellezza e la pace della location scelta, ho trovato un pò di ristoro dalle fatiche quotidiane, ma soprattutto sono stato affascinato da un grande senso di fratellanza e reciproco supporto che, a mio parere, era palpabile nelle risate fatte con nuovi e vecchi amici e nelle voci dei bambini che giocavano insieme.
Più volte mi è capitato di fermarmi a guardare intorno a me, immaginando le difficoltà che ognuno di noi ha dovuto affrontare e superare, ma ciononostante tutti sorridevamo, inconsapevoli testimonial di speranza, tenacia e forza. Uomini e donne uniti dalla stessa voglia di costruire una grande famiglia e di condividere esperienze e conoscenze attraverso una sempre più fitta rete, in cui ogni nodo rappresenta un’esperienza a sé, un peculiare percorso, comunque riconducibile ad una base comune, che è anche fondamenta della stessa F.AT.E.
In questo graduale percorso di crescita della nostra associazione, che si concretizza nell’incontro nazionale di anno in anno sempre più partecipato, un ruolo importantissimo spetta al supporto scientifico che diversi medici ci forniscono attraverso i loro interventi e relazioni espositive. Infatti, anche questa volta, la partecipazione di professionisti sanitari è stata ampia e d’indiscussa qualità, consentendoci di trattare tematiche importanti quali: la transitional care e la qualità della vita per gli atresici ormai adulti, che spesso riscontrano la totale assenza di riferimenti medici ad essi adeguati; la diffusione/creazione nazionale di follow-up conformi agli standard INOEA; l’evoluzione delle tecniche chirurgiche in mini invasiva; i problemi disfagici (grazie all’ormai tradizionale laboratorio del servizio disfagia dell’OPBG di Palidoro) e, infine, gli aspetti psicologici grazie all’incontro con le psicologhe dell’UO di Psicologia Clinica del Bambin Gesù. Sul piano delle conoscenze pratiche, inoltre, molto utile e gradito è stato il corso di disostruzione riproposto dopo il successo dello scorso anno.
Un altro aspetto che mi ha piacevolmente colpito è l’attenta e diffusa partecipazione riscontrata all’assemblea soci, che quest’anno, oltre al consueto ruolo di sede naturale all’interno della quale discutere gli aspetti organizzativi e programmatici dell’associazione, ha avuto il compito di eleggere i nuovi membri del consiglio che con entusiasmo e voglia di fare, hanno assunto una carica formale all’interno della nostra “famiglia”.
Numerose sono le iniziative in cantiere decise dall’assemblea per il prossimo anno, per le quali si spera di raccogliere parecchie adesioni che consentano di incrementare sia il numero di persone fattivamente attive nella vita sociale sia le risorse economiche disponibili per la realizzazione di qualche progetto ed in primis per il sostentamento delle spese necessarie all’organizzazione dell’incontro internazionale del prossimo anno.
Come se tutto ciò non bastasse ad inorgoglire sufficientemente ciascuno di noi per l’appartenenza a questo gruppo strepitoso, quest’anno, a sigillo dell’impegno profuso nell’arco della breve esistenza di FATE, in particolar modo dalla nostra presidente Cristina Duranti, oltre che da alcuni dei soci, abbiamo ricevuto la medaglia d’oro del presidente della Repubblica. Questa importante onorificenza non deve rappresentare un traguardo, ma una tappa del lungo percorso che abbiamo intrapreso nella crescita di tutti noi, attraverso quella della nostra associazione e la sua progressiva integrazione nel tessuto sociale della nazione.
Ecco cosa ho portato a casa da Sacrofano: Amicizia, solidarietà, conoscenza scientifica, gioia di vivere e voglia di fare sempre di più per i guerrieri di ieri, oggi e domani.
Grazie FATE per l’opportunità che annualmente ci dai e che spero sempre più persone colgano negli anni a venire, acquisendo la consapevolezza dell’importanza della partecipazione diretta a questo evento.
Maurizio Indovino, Consigliere F.AT.E. e referente per la Sicilia
Category: News, slide Tags: atresia, atresia esofagea Bagolan Dall'Oglio Bambino Gesù, Bagolan, Dallo'Oglio, esofago, stenosi esofagea
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