Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito....
I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.
I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.
I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.
I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.
Prima della nascita
La diagnosi prenatale
Ad oggi, nonostante la raffinatezza degli strumenti ecografici, è molto difficile stabilire con certezza se un feto presenti un’Atresia dell’Esofago e neanche l’amniocentesi può diagnosticarla.
La presenza dei soli primi due segni espone tuttavia ad un errore di diagnosi nel 50% circa dei casi. Qualora sia presente il terzo segno, la diagnosi è in genere confermata alla nascita in oltre l’80% dei neonati. Tuttavia è necessario essere molto cauti in queste valutazioni ed è molto importante rivolgersi a centri specializzati per la diagnosi prenatale. La possibiltà di effettuare una diagnosi prenatale non modifica i tempi della gravidanza e le modalità del parto ma permette di “prepararsi” praticamente e psicologicamente ad affrontare il problema.
Dunque cos’è consigliato fare se si riceve una diagnosi prenatale di AE?
Prima di tutto vogliamo dirvi che vi siamo vicini. Poche persone potranno capire il vostro stato d’animo. In queste pagine vogliamo dirvi che non siete soli, che ci sono tante altre persone con cui condividere i vostri pensieri e da cui ottenere suggerimenti pratici. Vogliamo anche dirvi che l’AE, come scoprirete leggendo queste pagine, è una patologia correggibile chirurgicamente e che, una volta superate le difficoltà, più o meno grandi, dei primi anni i vita, consente di condurre una vita normale.
Se all’AE sono associate altre malformazioni riconducibili alla VACTERL potranno essere necessari interventi chirurgici successivi, cure specialistiche ed un’attenzione particolare allo stile di vita del vostro bambino.
Tuttavia, prima di allarmarvi e pensare al peggio e prima di affannarvi a cercare informazioni a caso su Internet, rivolgetevi a degli specialisti.
Non è facile trovarne, molti ginecologi e pediatri non conoscono queste patologie rare, quindi verificate se nell’ospedale pediatrico della vostra città esiste un servizio specializzato di diagnosi prenatale e di chirurgia neonatale con esperienza specifica in questo ambito e presentate il vostro caso.
Per chi ha la possibilità di recarsi a Roma, noi consigliamo di contattare il Servizio di Diagnosi e Consulenza Prenatale Multidisciplinare dell’Ospedale Bambino Gesù che afferisce all’Unità operativa di Chirurgia Neonatale. L’attività viene svolta il mercoledì pomeriggio dalle 14.30 alle 20.00. Per appuntamento si può chiamare la segreteria della Chirurgia Neonatale al numero 06.6859.2523 tutte le mattine dalle 8:00 alle 15:00 dal lunedì al venerdì.
Prima di andare a questo incontro cercate di preparavi scrivendovi tutte le domande che volete rivolgere, purtroppo in questi momenti è facile perdere la lucidità e tante cose si dimenticano. Appuntatevi tutto. Non fatevi scrupoli di chiedere tutto quello che ritenete necessario per prendere le vostre decisioni e per capire come affrontare il parto e tutto quello che seguirà. Per quanto scioccante sia questo momento, sappiate che è molto importante affrontarlo con consapevolezza. Cercate sostegno psicologico. Non c’è da vergognarsi, in questi momenti è necessario avere il supporto di un professionista che sappia aiutarvi ad esprimere e gestire le vostre emozioni.
keyhealthplan.com
Info
Per condividere le vostre esperienze e rispondere alle vostre domande potete scrivere a info@atresiaesofagea.it
Per iscrivervi all’associazione
Per fare una donazione: ASSOCIAZIONE F.AT.E. IBAN: IT30S0200805051000102231302 Banca UNICREDIT
Archivio Storie
Rare Disease Day 2019 – Una giornata speciale…finita con il Primo Premio!
Teodora racconta la sua esperienza nel film “Dottori in corsia”
Si parla di atresia esofagea e VACTERL su RAI3 grazie alla storia di Teodora
Una bambina ci spiega l’avventura dell’AE con un fumetto
La storia di Giovanni
Maria Grazia
Mia
Tea
Archivio News
Incontro Nazionale F.AT.E. – Famiglie con Atresia dell’Esofago
Il nuovo programma dell’Incontro Nazionale del 20 giugno è online!
Primo Webinar su COVID-19 e malattie rare organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità
Una raccolta dati promossa da EAT e INoEA per tutti i pazienti con AE colpiti da COVID-19
Consensus meeting dell’European Reference Network sul Long gap nell’Atresia Esofagea, 13 e 14 novembre 2019 a Berlino
Pazienti adulti senza esenzione: come richiederla?
Per un dolce Natale con F.AT.E
AMICI SENZA FRONTIERE
Rare Disease Day 2019 – Una giornata speciale…finita con il Primo Premio!
Prenotate Uova di Pasqua FATE!